di Giovanni Cerutti
Proseguendo il nostro viaggio lasciamo le montagne e ritroviamo l’autostrada per Ginevra. Poco prima di Annemasse a circa mezz’ora da Ginevra in località La Roche sur Foron incontriamo la strada per Esery e il suo percorso da campionato Sacconay. Il club ha una doppia nazionalità franco-svizzera poiché è affiliato a entrambe le federazioni trovandosi in territorio di frontiera.
Il campo disegnato da Michel Gayon è lungo 6100 mt. E’ incorniciato da viste stupende con una panorama eccezionale sulla catena del Monte Bianco. L’ospitalità è buona, anche se non esaltante, ma molto professionale. La club-house è posta su un collina così come assai collinare è il percorso con tante pendenze e rari colpi in piano che non sempre sono un divertimento per i medi giocatori. E’ un campo difficile infatti l’hcp richiesto è 30 e in segreteria sono molto severi nell’accertarlo. Alterna buche impegnative a buche più giocabili ma dalla 13 in avanti è necessaria maggiore abilità. La mia prediletta è la 4, un par 4 di 430 metri con acqua e out per tutta la sua lunghezza, chiuderla con un par qui non è semplice.
A Esery un drive mal indirizzato lo troverete in uno dei numerosi ostacoli d’acqua disseminati un po’ ovunque. Suggerisco perciò di spendere qualche euro nell’acquisto dello stroke saver, li riguadagnerete facilmente in palline trovate e soddisfazione nel gioco. La quasi assenza di rough è un’altra caratteristica del percorso, che permette così di recuperare i colpi poco fuori dal fairway. Diversamente sarebbe non un campo ma più che altro un incubo.
I greens sono grandi e ripidi, ben mantenuti come i fairways e ben difesi da diversi bunkers. Non è facile chiudere la buca con due putt, tuttavia Esery Golf Club è una bella esperienza golfistica sebbene molto impegnativa; consiglio il carrello elettrico se non si vuole arrivare stravolti alla 18. Per il pernottamento nelle vicinanze Annemasse è servita dalle varie catene alberghiere francesi quali Ibis, Mercure.
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